È chiaro che il “femminicidio” non è solo un’emergenza che si può risolvere solo per via penale, rafforzando la pena, ma richiede un cambiamento culturale, la capacità cioè di inventare i modi di una “educazione sentimentale” che cominci ad aiutare i più giovani e non solo, a passare dall’impulso, che oggi sembra essere l’unico modo irriflessivo e immediato, che guida l’agire umano, alla capacità di provare emozioni e far valere i sentimenti che al contrario consentono di rinnovare le forme della relazionalità e di ridisegnare in maniera più equilibrata i rapporti tra i sessi.
È un problema immane che dovrebbe vedere impegnati tutti gli adulti, sempre più cinici ed autocentrati sul sè, tanto da essere incapaci di prestare attenzione ai bisogni educativi dei più giovani.
E’ un impegno delle donne e degli uomini e noi lo proponiamo chiedendo aiuto ai giovani, chiedendo a loro che cosa pensano, come vivono oggi le relazioni affettive, chiedendo a loro di dirci liberamente come progettare insieme “percorsi di educazione ai sentimenti, utili a ridare senso alla convivenza umana” .
Cominciamo mettendo insieme racconti, poesie, brevi riflessioni, tutto ciò che i ragazzi e le ragazze vorranno mandarci.
Nella giornata contro la violenza il 25 novembre verranno letti pubblicamente e premiati i lavori giudicati migliori e poi con l’aiuto di tutti, operatori dei consultori, genitori, insegnanti organizzeremo una serie di iniziative, volte a riflettere e a far riflettere sul mondo violento e senza anima in cui viviamo, cercando insieme tutte le strade per tornare a mettere al centro dell’attenzione come si impara a capire, che cosa sono:
il dolore, l’amore, la compassione, l’ammirazione
e quanto valore ha la vita, ogni vita !
I materiali del concorso (racconti, poesie, brevi riflessioni) dovranno essere inviati a istitutocampano@libero.it entro il 15 novembre