Lettera al Direttore del Corriere della Sera
Le prove invalsi e l’Isis Europa di Pomigliano d’Arco
Al direttore del Corriere della Sera
Egregio Direttore,
stamattina (11/05/2011) sfogliando il corriere ho avuto la sorpresa di apprendere che nella scuola che mi onoro di dirigere, erroneamente denominata IPC Europa di Pomigliano d’Arco, (attualmente ISIS Europa), i docenti avrebbero “incrociato le braccia” rifiutandosi di somministrare le prove Invalsi, che si sarebbero svolte solo grazie all’intervento di “volontari”.
Mi è molto dispiaciuto constatare una totale distorsione della realtà, considerando la stima e l’affezione che provo per il quotidiano da lei diretto e, soprattutto, mi è sembrato inconcepibile essere citata su di un quotidiano, non per le tantissime attività realizzate dalla scuola, che non trovano mai spazio sulla stampa, ma per una “ribellione” che non si è mai verificata.
Nell’istituto sono presenti 13 classi seconde, le prove sono state somministrate da 26 docenti, corrette dai docenti di italiano e matematica che non potevano essere somministratori.
Il questionario studente è stato sgrigliato dai docenti coordinatori di classe, ulteriori docenti sono stati impegnati in attività di coordinamento e di vigilanza, nonché di sostituzione dei docenti impegnati nella somministrazione delle prove.
Pertanto, la maggior parte del corpo docente della scuola si è visto in qualche modo impegnato per consentire il regolare svolgimento delle prove, con spirito di sacrificio, considerando che non essendo stata prevista questa attività nel POF, non potrà in alcun modo essere compensata.
Non si vuole negare che alcuni docenti hanno espresso perplessità e disagio, alimentati da alcune forze sindacali che sono state sempre contrarie a qualsiasi innovazione introdotta nella scuola, a prescindere dal colore politico del promotore, ma la logica della valutazione è patrimonio di questa istituzione già dall’anno 2001, nel quale si otteneva la prima certificazione ISO 9001:2000.
L’introduzione di modalità di valutazione che prevedano la somministrazione di prove oggettive di valutazione sui modelli Invalsi e OCSE PISA è stata introdotta nel pof e attuata da tre anni.
Mi piacerebbe che qualche volta la mia scuola trovasse spazio sui quotidiani in considerazione degli sforzi enormi che è sovente costretta a compiere, per realizzare, in una realtà che si presenta difficile sia dal punto di vista territoriale che familiare, la funzione di promozione sociale e crescita culturale nella quale si riconosce, impiegando tutte le energie, racimolando tutte le risorse disponibili, ricercando soluzioni creative.
L’impegno di questa istituzione è smentire quello che proprio le prove OCSE PISA /Invalsi hanno più volte evidenziato, ovvero il collegamento tra livello socio culturale dei genitori e risultati scolastici degli alunni, che ha spesso giustificato ingenerose critiche al sistema scolastico, perché in uno stato che vuole ancora definirsi democratico, non è possibile accettare che i figli possano al massimo “fare il mestiere dei padri”, e che non sia consentito a ciascuno, indipendentemente dalle sue origini di conseguire i più elevati livelli di istruzione e accedere alle più elevate cariche nel settore pubblico o privato.
E’ questo il motivo per il quale questa istituzione accetta la logica della valutazione ed è questa l’ottica che ispira quotidianamente la sua azione.
Questa lettera verrà pubblicata sul sito della scuola www.isiseuropa.gov.it, in attesa della sua eventuale pubblicazione sul quotidiano da lei diretto quale doverosa smentita dell’articolo citato.
Rosanna Genni
Dirigente scolastica
ISIS Europa Pomigliano d’Arco